Ciao
sono lo Zio Hack di hacknews.net e migliorati.org
GRAZIE per essere iscritt della mia newsletter gratuita
ammetto (e mi pento) di non averla mai curata
davvero...
Rimediamo con un post leggero leggero ;-)
per augurarti BUON FERRAGOSTO ;-)
Il problema fondamentale è che buona parte del self-help non parte dal “memento mori”.
Spesso nella “crescita personale” ci sono dietro dinamiche scorrette scientificamente e “consolatorie” che possono, anzi DEVONO, essere eradicate.
È essenziale, invece, recuperare modi di pensare la vita e il tempo che rendano giustizia alla nostra reale situazione, alla sua oltraggiosa brevità ed alle scintillanti possibilità che possiamo mettere nelle nostre 4000 settimane che abbiamo da vivere.
Secondo me, se non avete il tempo per leggere un gruppo Telegram dove parliamo di miglioramento personale, vuol dire che c’è qualcosa che non va nelle priorità, quindi facciamo delle riflessioni sulla vita. Non si può che partire dalla morte.
Uno dei libri più belli che ho letto è quello di Oliver Burkeman, “4000 settimane”. Il concetto è che se vivrai fino a 80 anni, questo è il numero di settimane che avrai a disposizione. È una cosa che sembra breve, vista così.
Il problema è che oggi tutti noi abbiamo una giornata “piena” e non va bene. Io
ho giornate vuote dove so che devo fare tre cose e poi sono LIBERO. L’idea che dobbiamo “riempire” sempre, l’”horror vacui” è profondamente sbagliato.
Vuol dire che la vostra routine quotidiana è organizzata male.
Un esercizio che vi fa diventare consapevoli è chiedersi se una cosa dovete davvero farla, durante questa giornata. La base è eliminare.
Se una cosa vi piace farla va bene, anche se triviale.
Il piacere personale va bene ma se una cosa non vi piace farla, dovete rifletterci sopra.
Il primo passo, quindi, è
eliminare.
Se non è un super-sì, è un super-no.
NI = NO!
Un’attività che mette in contatto corpo e mente è la meditazione.
Basta farla per 10 minuti al giorno.
Meglio ancora 2 volte al giorno.
In secondo luogo, dobbiamo apprendere (primariamente leggendo libri).
La lettura deve diventare progressivamente un piacere per
noi.
La lettura però deve avere la componente dei libri di qualità.
È FONDAMENTALE che i libri siano di qualità.
Altrimenti è come la “crescita /
sviluppo” personale rispetto al “miglioramento”.
Si può andare nella DIREZIONE SBAGLIATA leggendo anche moltissimo!
Percorriamo mentalmente la giornata decidendo volta per volta cosa ci piace fare e cosa non ci piace fare, decidendo cosa è necessario per noi e cosa non lo
è.
In questo momento, ho la sensazione che la sfida per molti di voi sia che siete “sopraffatti” (overwhelmed in inglese).
Dobbiamo analizzare spietatamente la nostra giornata, quindi, e capire cosa vogliamo fare. Se si tratta di qualcosa che dobbiamo fare, dobbiamo capire se quel qualcosa è davvero necessario per noi o meno.
Ogni tanto, fermatevi, diventate consapevoli e riflettete.
Vediamo come trovare un modo intelligente, geniale quasi, di raggiungere un obiettivo senza sforzarsi.
Ovunque si può barattare del denaro per il tempo e per
la libertà, va fatto.
In molti casi,
si delega.
La delega prima che agli umani dovrebbe essere fatta a un sistema di intelligenza artificiale, computeristico, robotico.
Nel futuro avremo sempre di più automazioni.
È essenziale imparare anche guardando i comportamenti degli altri
notare come ricchezza non vuol dire necessariamente felicità,
quanto sia essenziale curare il proprio corpo fisico,
apprendere
coltivare relazioni di qualità
ecc.
È importante usare bene questo tempo di vita che sembra breve.
Anche se la tecnologia allungasse del doppio la vita, rimarrebbe comunque breve e quindi gestire il proprio tempo deve essere la preoccupazione più urgente che ognuno di noi deve avere.
Probabilmente, tutto ciò che è la vita stessa è la gestione del tempo.
Buona parte dei sistemi in giro fanno perdere tempo.
Questi metodi funzionano ma la sensazione psicologica ed emotiva che danno è di essere sopraffatti.
È come lottare contro la corrente invece di lasciarsi andare e non far nulla.
- In primo luogo, bisogna chiedersi se tante cose sono necessarie per noi o meno.
- Nel mezzo, possiamo anche chiederci se una cosa si può
ottimizzare.
- Poi bisogna chiedersi se una determinata cosa la può fare un sistema automatico.
- Infine, bisogna chiedersi se la può fare qualcun altro.
Molti sono drogati di crescita e sviluppo personale, convinti che devono produrre molto ma non sanno che se producono molto e lo buttano sul mercato di massa, tenderanno a peggiorare nel
tempo. È meglio ridurre la propria esposizione, affinandola.
Il miglior
modo è allenarsi, meditare e studiare materiale di qualità e godenrsi la vita.
Invece di diventare quelli che Leonardo Da Vinci chiamava “trombetti”, che ripetono alla cazzo idee altrui, dobbiamo avere il tempo e lo spazio per riflettere, per pensare o per non far nulla.
Abbiamo bisogno di alternare momenti di carica e di momenti di rilassamento,
in un ritmo di 90 minuti al giorno. Dobbiamo imparare a usare bene questi ritmi intradiani, quindi magari leggiamo, poi lavoriamo, poi ci alleniamo e poi facciamo un po’ di meditazione. Torniamo a lavorare e poi magari facciamo una passeggiata nella natura.
La soluzione è essere
più consapevoli di come
stiamo vivendo ogni istante della nostra vita.
Dobbiamo domandarci prima di tutto se quello che facciamo ci
piace.
Poi dobbiamo chiederci se quello che ci piace fare, ci fa bene.
Bisogna essere analitici, razionali e consapevoli.
Dobbiamo goderci la vita nel modo unico che ognuno di noi ha di essere e fare.
State attenti alla vostra immaginazione perché vi può dare degli standard irrealistici in tutto.
Un modo per essere felici e produttivi consiste nell’alzare gli standard esecutivi e abbassare le aspettative immaginate.
Uno dei capitoli del libro parla dell’inevitabilità dell’accontentarsi.
Non dobbiamo cercare di cambiare le persone ma apprezzare gli aspetti che ci piacciono di loro.
Nessuno può soddisfare tutte le nostre esigenze
e
chiunque cerchi all’infinito qualsiasi cosa perfetta, procrastina continuamente.
Bisogna invece
godere di quello che si ha, sapendo che si può migliorare.
In ultima analisi, sapere che abbiamo 4000 settimane da vivere non è un problema ma un pregio. I limiti temporali aiutano a migliorare la performance.
Il fatto che la nostra esistenza sia finita ci aiuta a fare delle SCELTE recidendo altre possibilità.
Ogni piccola scelta ti porta verso un universo specifico tuo personale,
quindi
ogni tua scelta, ogni tua decisione è sia una affermazione di chi sei e cosa vuoi che un sacrificio.
Ogni vita finita, anche la migliore che si possa immaginare, presuppone sempre un
recidere incessantemente altre possibilità.
Hai il coraggio di confrontarti con la tua stessa finitudine o la ignori rifiutando di fare scelte difficili?
Rifletti ogni mattina sulla tua mortalità,
questo ti ricorca che devi comprendere a fondo la tua situazione, essere consapevole di dove ti trovi e tenerlo presente mentre prendi decisioni consapevoli su come vivere eliminando cose ed aggiungendone altre.
La vita per essere davvero soddisfacente deve avere uno scopo profondo per te,
quindi
come stai vivendo le tue 4000 settimane?
è una domanda
che “turba e disturba” a cui la “crescita personale consolatoria” non può dare delle risposte valide, anzi è spesso una “via di fuga”
Invece, devi analizzare i tuoi
stress, le tue ansie, le tue nevrosi sapendo che prima o poi morirai e finisce tutto. Usa bene il TUO tempo ma non dimenticarti di studiare da materiali di qualità che ti permettano di gestire le tue ansie in modo tale da
vivere una vita da discepoli della disciplina (e della
vacanza).
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