Sembra incredibile (e c'è anche un po' di ironia a fare da sottofondo) ma oggi che ci avviamo alla fine dell'estate e che ho speso una significativa parte del tempo che il 2023 mi concedeva, posso dirti con sicurezza che l'80% degli obiettivi che avevo previsto di raggiungere resterà incompiuto.
E visto che le parole hanno il loro potere, diciamo le cose come stanno: ho fallito la maggior parte dei miei obiettivi nel 2023.
Se è sicuramente vero che alcune di queste opportunità restano aperte (e magari qualche altra spunta prima della fine dell'anno la mettiamo...) è altrettanto vero che ci sono punti che resteranno incompiuti di
certo.
Ad esempio, non ci sarà alcun libro tratto dal podcast e non terrò in aula per almeno una o due volte il nuovo corso che progettavo. Anche un intero anno di lavoro con un cliente particolarmente importante per me non si realizzerà.
Ora dimmi: che cosa vedi in tutto questo?
Un anno fallimentare?
Un coach che per primo non è capace di raggiungere i traguardi che si prefigge?
Un uomo poco concreto?
Non ho la risposta che mi daresti tu, ma condividp una verità piuttosto curiosa: questo è stato ed è uno degli anni più straordinari, meravigliosi e intensi che io abbia mai vissuto.
Lo è stato perché:
- Ho rivoluzionato in modo massiccio il mio ambito professionale, creando i presupposti per molti anni di serene e proficue collaborazioni e per programmare con buona sicurezza il prossimo decennio.
- Ho visto riconosciuta - sia in senso professionale sia in quello economico - tutta la mia carriera nel campo del coaching, trovando persone e aziende felici di investire significativamente nella mia
persona lasciandomi piena libertà di azione.
- Tra meno di cinquanta giorni sposo la donna dei miei sogni, mamma della mia seconda figlia e meravigliosa compagna di vita.
- Ho imparato molto di me stesso e delle altre persone, chiuso relazioni tossiche e cementato legami sani e divertenti con chi davvero mi vuole bene.
- Sto per compiere un viaggio grandioso di vera esplorazione e pura vacanza in posti che emozionano anche solo in fotografia.
- Quanto tornerò a ottobre,
avrò davanti sfide professionali che mi esaltano e mi rendono pieno di energia e di voglia di fare.
No, questo non è un anno fallimentare.
È un anno memorabile che resterà a lungo nei miei ricordi.
E il fatto interessante è che è così anche se ho fallito quasi tutti i miei obiettivi.
Proprio mentre ci pensavo ho deciso di scriverne qui sulla Community.
Abbiamo davvero bisogno di obiettivi?
Possiamo realmente fidarci dei nostri desideri?
Quello che vogliamo è veramente... ciò che vogliamo o solo ciò che pensiamo di desiderare?
Per ora, l'unica risposta che ho trovato è il pensiero che da qualche anno torna periodicamente a farmi compagnia, e sempre nei miei momenti più illuminati: la vita è più saggia di noi, capace di leggerci dentro con limpida chiarezza e di portarci a vivere molto meglio di quanto osiamo immaginare.
Se in qualche modo questa riflessione ti porta a riflettere,
concedile un po' di tempo e - davvero - pensaci su.
Come sempre, puoi scrivermi in risposta e farmi conoscere il tuo punto di vista.