Di quello che Roger Gilbert Bannister riuscì a fare nella primavera del 1954 sappiamo tutto.
Bannister fu il primo uomo al mondo a correre un miglio - circa 1.600 metri - in meno di 4 minuti (per gli amanti della corsa come il sottoscritto, il passo è meno di 2:50 al km: mostruoso, al limite dell'umano).
Bannister cambiò le convinzioni collettive dell'umanità, che riteneva fino a quel
momento "impossibile" correre tale distanza in meno di 4 minuti. Da quel giorno, ci riuscirono altri 1.400 atleti.
E lo fecero senza rivoluzionare le tecniche di allenamento. Molti di questi, infatti, centrarono il traguardo già l'anno successivo, a testimonianza del fatto che il limite dei 4 minuti era - necessariamente - del tutto di tipo mentale.
Ci pensi?
C'è qualcosa viene ritenuto impossibile.
Finché qualcuno non ti dimostra
che è possibile, invece.
E da quel momento, migliaia di altre persone ci riescono.
Questo è il potere dell'esempio. Anche se si tratta di un esempio estremo, un evento speciale e per certi versi irripetibile, per noi questa storia conosciuta da più di mezzo secondo può essere fonte di ispirazione.
Infatti, il concetto non cambia quando ci riferiamo a imprese più umane: molte persone non si applicano in qualcosa finché non hanno davanti
il riferimento di qualcun altro che c'è già riuscito o che lo sta già facendo, come spiega magnificamente James Clear.